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Arik Bendaud

Shabat Matot-Masee - Rosh Hodesh



  • Accensione Candele, Minha/Kabalat Shabat 19.28

  • Shachrit ore 9

  • Minha Shabat ore 19.15

  • Moze Shabat 20.32


Seudat Shlishit con commenti su Parashat Hashavua alle ore 19.30 circa


Si consiglia lettura Shemà prima di Shahrit - "Zman Kriat Shema" entro 9.14.


Le ATTIVITA' PER BAMBINI di Shabat mattina iniziano alle ore 9.30.


KOLLEL: Il Kolel si svolge nei giorni Domenica, Martedi e Mercoledi dalle ore 20. Interessati ad avere ad avere un Avrech solo per voi? Contattate Edoardo 053-2240965. Il ristorante Pankina offre la pasta a chi viene a studiare.


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Shabat Shalom


Non Procrastinare

A cura di Raphael Barki


Perché in fatto di voti e giuramenti la Torà (nella parashà di Matot che questo sabato si legge insieme a Mas’ei, concludendo il quarto libro del pentateuco) si rivolge ai capi tribù e non direttamente a tutto il popolo? Forse per sottolineare l’importanza di dare il buon esempio agli altri, che vale soprattutto quando si detiene una carica. Se si prende un impegno bisogna mantenerlo. Per questo motivo è buona norma aggiungere l’espressione “blì neder” ( = senza impegno) ad ogni promessa, anche se implicita in una mera dichiarazione d’intento, come in “ora non posso, lo farò domani.” A riguardo qualcuno ha commentato un po’ ironicamente che chi leggesse lo Scemà’ (che letteralmente significa “ascolta!”) senza prestare orecchio alle parole pronunciate sarebbe come se non lo recitasse! Com’è possibile non ascoltare la propria voce? Lo Scemà’ è coniugato in seconda persona (singolare e plurale) per cui in pratica chi si autoesclude, come se il testo riguardasse solo gli altri, non porta veramente a termine il precetto della sua lettura. La Ghemarà (TB Nedarim 66) riporta alcuni esempi delle conseguenze disastrose a cui può portare un voto rimasto incompiuto. Fortunatamente esiste il precetto della “hafarat nedarim” ( = annullamento dei voti) di cui sarebbe bene approfittare più spesso, anche settimanalmente. Infatti questa è una delle tre mitzvot che bisogna essere sempre pronti ad osservare con solerzia (Bereshit Rabbà, 93:1) insieme alla “chalitzà” (svincolo di una cognata rimasta vedova) e alla “havaat shalom” (mettere pace tra due parti contendenti).

P.S. Con questo pezzo della rubrica “Spuntino” sulla parashà si conclude un ciclo annuale completo di articoli, basati prevalentemente sulle lezioni di Rav Bentzion Mutzafi, tutte accessibili in ebraico su YouTube. Grazie ai lettori di avermi seguito e alla redazione di Pagine Ebraiche di avermi ospitato.

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